Anche De Amicis era uno stronzo

da | Giu 15, 2020 | Sulla scrittura | 3 commenti

In questi giorni si sta scatenando una furibonda iconoclastia. Statue abbattute e deturpate, storie che se non è possibile censurare allora si cerca di screditare o nascondere alle prossime generazioni.

L’errore è confondere le persone e le opere, ritenere che i Capolavori possano nascere soltanto dagli Uomini Perfetti. Sbagliato. Primo perché gli Uomini Perfetti non esistono, secondo perché qualsiasi opera va giudicata per quello che è e non in base a chi l’ha scritta/dipinta/composta/interpretata/diretta e via dicendo.

Lasciva est nobis pagina, vita proba ammoniva già Marziale. Se racconto la storia di un gerarca nazista che è fiero di servire il Terzo Reich, nessuno può imputarmi la colpa di essere nazista. Sto raccontando una storia. Punto.

Viceversa, se scrivo storie così pucciose da far impallidire la famiglia del Mulino Bianco ma nella vita prendo a calci i cani, nessuno dovrebbe sminuire le mie opere a causa della mia perversione.

Vi ricordate i roghi dei dischi dei Beatles dopo che John Lennon aveva detto che ormai erano più famosi di Gesù?
Ecco, sono scene che a me raccapricciano sempre, ma da un po’ la lista di quelli a cui molti vorrebbero infliggere la damnatio memoriae si sta allungando.

Nabokov inneggiava alla pedofilia perché ha scritto di Lolita e Humbert? Nel dubbio bruciamo Lolita?
E il caro Edmondo De Amicis che al contrario è entrato nell’immaginario comune come l’Autore Morale per eccellenza, lo sapevate che tradiva e picchiava la moglie? Che la chiamava “scellerata megera”? Che a causa dei continui litigi e delle violenze aveva spinto il figlio a suicidarsi? Diciamolo, come uomo era uno stronzo. E allora nel dubbio bruciamo anche Cuore?

La santità pretendiamola dai santi. Dagli uomini, invece, aspettiamoci solo qualche bella opera e magari un po’ di pietà.

Monumento a Edmondo De Amicis in piazza Carlo Felice a Torino
Andrea Malabaila

Andrea Malabaila

Sono nato a Torino nel 1977. Ho pubblicato il primo romanzo a ventitré anni e da allora il vizio della scrittura non mi ha più abbandonato. Fino a qui i romanzi sono sette: “Quelli di Goldrake” (Di Salvo, 2000), “Bambole cattive a Green Park” (Marsilio, 2003), “L’amore ci farà a pezzi” (Azimut, 2009; Clown Bianco, 2021), “Revolver” (BookSalad, 2013), “La parte sbagliata del paradiso” (Fernandel, 2014) e “Green Park Serenade” (Pendragon, 2016), “La vita sessuale delle sirene” (Clown Bianco, 2018), “Lungomare nostalgia” (Spartaco, 2023).
Nel 2007 ho fondato Las Vegas edizioni, di cui sono Sindaco, direttore editoriale, oscuro burocrate e facchino.
Insegno Scrittura Creativa alla Scuola Internazionale di Comics di Torino.
Nella prossima vita voglio essere l’ala destra della Juventus Football Club, nella precedente avrei voluto essere uno dei Beatles.

3 Commenti

  1. Marcello Nucciarelli

    Perfettamente d’accordo con te, Andrea!

    Rispondi
    • Nicola Caputo

      Carissimo Andrea,

      allora… insomma mbeh, eh già… De Amicis non era una persona di buon Cuore! E mbeh, ke dire? Altri tempi, visto ke si era nell”800 allora? Io direi ke nessuno è perfetto. Ogni persona ha i suoi pregi ed i suoi difetti. Mah, dopo tutto, le persone vanno solo prese x il verso giusto… luoghi comuni? Forse! Aggiungo, xò, ke soprattutto penso ke tutti quanti dobbiamo impegnarci x creare un mondo migliore! Solo così, forse, finalmente, i nostri posteri (almeno loro!), vivranno in un mondo meraviglioso, senza sopraffazione, rispettando se stessi, il loro prossimo (chiunque egli sia!), gli animali e tutta quanta la Natura! Vero? Non so… cmq noi tutti dobbiamo almeno provarci. Se non x noi, x i nostri figli e x i nostri nipoti. E cmq poi, tornando a De Amicis ed al Libro Cuore, la sua è e sarà x sempre, un’opera meravigliosa! Buona estate! Un caro saluto! Ciao!

      Nick

      Rispondi
  2. Marcello Nucciarelli

    Perfettamente d’accordo con te, Andrea!

    Rispondi

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *