La parte sbagliata del paradiso: le opinioni della critica

da | Ott 29, 2014 | La parte sbagliata del paradiso | 0 commenti

Giunti a sei mesi dall’uscita del mio ultimo romanzo, La parte sbagliata del paradiso (Fernandel), vorrei tracciare un primo bilancio di quello che ne hanno pensato e scritto i critici.

  • La prima recensione è stata quella di Carlo D’Alonzo su Rivista!unaspecie che l’ha definito una “magnifica fotografia dell’Italia, del sentimento giovanile e della società instabile che tutti noi conosciamo”.
  • Su ExtraTorino Francesca Fimiani ha scritto che “è bello perché lascia trasparire la cura con cui è stato scritto“.
  • Andrea Borla ha fatto un’analisi approfondita della storia su Kult Underground.
  • Dario De Vecchis su Circolo Letture Corsare ha scritto che “ci vuole coraggio a scrivere un romanzo d’amore ambientandolo ai nostri giorni e condito di tanti riferimenti alla realtà sociale e lavorativa”.
  • Su Rumore Fabio Striani ha detto che “Andrea Malabaila appartiene al novero dei leggibili, e spesso disinvoltamente per immagini”.
  • Su PescePiratA.it nonnaV. ha commentato: “Leit motiv del romanzo è il conflitto di classe opportunamente rivisitato in chiave postmoderna”.
  • Lorenzo Coppolino su Mangialibri ha scritto dei protagonisti: “Belli e dannati come i coniugi Patch del capolavoro di Fitzgerald, fluttuano nella loro leggera inettitudine fino ad essere inghiottiti da una crisi economica sgarbata e contagiosa”.
  • Su Sul Romanzo Sara Minervini l’ha definita “una storia di ordinaria amministrazione sentimentale, una sorta di Cenerentola al contrario, dove il ruolo della povera fanciulla è occupato da un giovane squattrinato «atletico, pieno di vita e ricco di potenzialità» e quello del principe azzurro da una principessa moderna, borghese, viziata e dannata, perennemente inquieta e insoddisfatta, nonostante la vita le abbia dato (quasi) tutto.”
  • Unica voce fuori dal coro quella di Giuseppe Iannozzi che sul suo blog ha scritto che è “per qualità, un romanzetto inferiore a un Harmony”.
  • Su Leggere:tutti Margi De Filpo l’ha invece definito “un racconto scorrevole, delicato e profondo come solo le storie più semplici riescono ad essere”.
  • Per Elisabetta Ossimoro è “un romanzo di formazione e di de-formazione solo apparentemente leggero, leggibile a più livelli, che è in piccolo la storia di tutte le illusioni perdute dell’Italia al tempo della crisi“.
  • Claudio Morandini su Iperboli, ellissi ha scritto: “Malabaila è uno scrittore che non dimentica mai il garbo, che non rinuncia alla buona educazione. Questa scelta colora di composta malinconia anche i momenti più aspri, e tiene il romanzo lontano dal rischio dell’enfasi”.
  • Su Senzaudio Gianluigi Bodi l’ha definita “una lotta di classe nascosta tra le pieghe dell’amore“.

Ringrazio quindi i critici e tutti i lettori che hanno letto o leggeranno il mio romanzo. E continuate a farmi sapere le vostre opinioni, mi raccomando!

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Particolare della copertina originale del romanzo
“The Beautiful and Damned” di Francis Scott Fitzgerald.

Andrea Malabaila

Andrea Malabaila

Sono nato a Torino nel 1977. Ho pubblicato il primo romanzo a ventitré anni e da allora il vizio della scrittura non mi ha più abbandonato. Fino a qui i romanzi sono sette: “Quelli di Goldrake” (Di Salvo, 2000), “Bambole cattive a Green Park” (Marsilio, 2003), “L’amore ci farà a pezzi” (Azimut, 2009; Clown Bianco, 2021), “Revolver” (BookSalad, 2013), “La parte sbagliata del paradiso” (Fernandel, 2014) e “Green Park Serenade” (Pendragon, 2016), “La vita sessuale delle sirene” (Clown Bianco, 2018), “Lungomare nostalgia” (Spartaco, 2023).
Nel 2007 ho fondato Las Vegas edizioni, di cui sono Sindaco, direttore editoriale, oscuro burocrate e facchino.
Insegno Scrittura Creativa alla Scuola Internazionale di Comics di Torino.
Nella prossima vita voglio essere l’ala destra della Juventus Football Club, nella precedente avrei voluto essere uno dei Beatles.

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