In un momento come questo, in cui tutti stanno fondando il proprio partitino che potrà ambire al massimo allo 0,1% dei voti, anch’io ho deciso di scendere in campo (ebbene sì, la citazione è d’obbligo). Non con un partito, perché i partiti sono fuori moda, bensì con un movimento, perché i movimenti invece sono di gran moda: il Movimento degli Aspiranti Scrittori.
Visto che tutti i partiti, pardon movimenti, tendono a parlare più degli avversari che del proprio programma, ho deciso che noi faremo diversamente. Noi non parleremo di nessuno (puntando sull’innata autoreferenzialità dei nostri elettori) e faremo leva soltanto sui punti del nostro manifesto. Ovvero i seguenti:
1) Diritto di pubblicazione per tutti. Anche se avete scritto una roba orrenda, avrete il diritto sacrosanto e garantito dalla legge di pubblicarlo.
2) Esilio immediato per Fabio Volo. Lo stesso provvedimento sarà estendibile a tutti coloro che avranno la faccia tosta di vendere più di mille copie.
3) Legalizzazione del refuso. Vi piace scrivere “haveva” con l’h? Potrete farlo e nessuno vi potrà dire niente. Le maestrine, mute.
4) Diritto ad avere una fascetta scritta da un critico importante in cui non manchi la parola “potente” (es.: “un libro potente”, “una scrittura potente”, “una potente minchiata”…).
5) Vittoria al Premio Strega. Tutti i libri pubblicati nell’anno saranno proclamati vincitori ex-aequo. Anche la tradizionale bottiglia di liquore verrà divisa in parti uguali, una goccia a te e una goccia a me.
6) Diritto alla traduzione in almeno trentacinque lingue conosciute, sconosciute, vive, morte o X. Se si vuole, pure in molisano stretto.
7) Diritto alla trasposizione cinematografica, con scelta del regista e degli attori tra quelli al momento disponibili. Sparate pure alto, magari vi beccate Brad Pitt e Scarlett Johansson.
8) Ospitata da Fazio garantita dalla Costituzione. Per permettere a tutti di avere il proprio quarto d’ora di Che tempo che fa, la trasmissione verrà trasmessa no-stop 24 ore su 24.
9) Diritto di “scritturanza”. Tutti gli scrittori riceveranno dallo Stato un assegno mensile di mantenimento di 5000 (cinquemila) euro, in modo da potersi dedicare a pieno regime al proprio lavoro.
10) Abolizione del plagio. Tutti avranno diritto di ricopiare e spacciare per proprie le opere di altri autori, anche famosi, purché detti autori siano defunti da almeno tre giorni.
Credo e auspico che un movimento del genere possa aspirare alla maggioranza assoluta dei voti, qualunque sarà la modalità di voto. D’altra parte vogliamo rappresentare la maggioranza della popolazione e per questo ci rivolgiamo agli aspiranti scrittori che sono il 115% degli italiani.
Da domani parte il tesseramento. Chi vuole la tessera numero 1?
io
Benvenuta a bordo! Qui si rifà l’Italia!
Eccomi! Una sola domanda, i 5000 testoni sono netti o lordi? 😛
Netti. Gli scrittori non dovranno pagare tasse e balzelli di nessun genere (questo forse mi ero dimenticato di specificarlo).
Mi sembra giusto! 🙂