Dopo quindici anni i due superstiti e un altro ex compagno, sopravvissuto alla scuola, alla disillusione della perdita dell’innocenza e a una cena di classe, ossia quanto di più deprimente esista sulla faccia della terra, decidono di ripartire. Alla ricerca della verità. Di sé. Di quell’istante in cui crescere doveva essere la realizzazione di ogni promessa, e invece è risuonato cavo come il terreno di novembre al piè sonante, come lo schiocco di un bacio mai dato. Intenso.
Su Convenzionali Gabriele Ottaviani recensisce Green Park Serenade.

Green Park Serenade (Pendragon, 2016)10

Sono nato a Torino nel 1977. Ho pubblicato il primo romanzo a ventitré anni e da allora il vizio della scrittura non mi ha più abbandonato. Fino a qui i romanzi sono sette: “Quelli di Goldrake” (Di Salvo, 2000), “Bambole cattive a Green Park” (Marsilio, 2003), “L’amore ci farà a pezzi” (Azimut, 2009; Clown Bianco, 2021), “Revolver” (BookSalad, 2013), “La parte sbagliata del paradiso” (Fernandel, 2014) e “Green Park Serenade” (Pendragon, 2016), “La vita sessuale delle sirene” (Clown Bianco, 2018). Nel 2007 ho fondato Las Vegas edizioni, di cui sono Sindaco, direttore editoriale, oscuro burocrate e facchino. Insegno Scrittura Creativa alla Scuola Internazionale di Comics di Torino. Nella prossima vita voglio essere l’ala destra della Juventus Football Club, nella precedente avrei voluto essere uno dei Beatles.
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