Esce “Più veloce della luce” e io sono contento perché…

da | Feb 10, 2017 | Più veloce della luce | 0 commenti

Il 23 febbraio esce l’antologia di racconti Più veloce della luce, curata da Luca Martini e Gianluca Morozzi e pubblicata da Pendragon.
Sono 23 racconti ispirati al mondo dei supereroi, tra cui il mio L’Uomo Ragno e le industrie di caffè che finalmente svela il grande mistero che attanaglia la nostra generazione dal lontano 1992: qual è lo sgarro che ha fatto l’Uomo Ragno alle industrie di caffè? (Se non sapete di cosa sto parlando – ma non ci credo – guardatevi questo).
Ci sono un sacco di ragioni che mi rendono felice per questa uscita: la prima ve l’ho già detta e riguarda la mia vecchia passione per gli 883. Ma la più importante di tutte è che in questa antologia c’è anche un racconto di Enrico Brizzi, un altro pilastro della (e per la) mia generazione. L’ho ripetuto spesso: se ho iniziato a scrivere è stato grazie ai romanzi di scrittori come Culicchia e Brizzi, che ai miei occhi tardoadolescenziali (sempre per rimanere in tema) sembravano rivoluzionari: giovani che parlavano ai giovani raccontando storie di giovani. Oggi probabilmente un diciassettenne com’era il Brizzi di Jack Frusciante si affiderebbe ai video su YouTube, o ben che vada a Wattpad. Ma negli anni ’90 la narrativa e la musica erano ancora i canali di comunicazione più potenti di cui potersi servire.
Un giorno Enrico Brizzi venne all’università per una presentazione e io – che all’epoca l’università la frequentavo e stavo buttando giù i primi scritti – non persi l’occasione di incontrarlo, di farci due chiacchiere e di farmi autografare tutti i suoi libri. Questa dedica dice tutto:


Enrico fu molto disponibile e mi diede un po’ di dritte. Lo vedevo come una rockstar e sognavo di poter essere anch’io pubblicato, letto e apprezzato. Pur senza raggiungere il suo successo, riuscii a esordire l’anno successivo.
Da allora di anni ne sono passati parecchi, ma vedere il mio racconto insieme al suo (dedicato al mitico Supertognazzi) mi fa un effetto strano e bellissimo. E credo proprio che l’Andrea di vent’anni fa sarebbe orgoglioso di me.

Più veloce della luce (Pendragon, 2017)

Andrea Malabaila

Andrea Malabaila

Sono nato a Torino nel 1977. Ho pubblicato il primo romanzo a ventitré anni e da allora il vizio della scrittura non mi ha più abbandonato. Fino a qui i romanzi sono sette: “Quelli di Goldrake” (Di Salvo, 2000), “Bambole cattive a Green Park” (Marsilio, 2003), “L’amore ci farà a pezzi” (Azimut, 2009; Clown Bianco, 2021), “Revolver” (BookSalad, 2013), “La parte sbagliata del paradiso” (Fernandel, 2014) e “Green Park Serenade” (Pendragon, 2016), “La vita sessuale delle sirene” (Clown Bianco, 2018), “Lungomare nostalgia” (Spartaco, 2023).
Nel 2007 ho fondato Las Vegas edizioni, di cui sono Sindaco, direttore editoriale, oscuro burocrate e facchino.
Insegno Scrittura Creativa alla Scuola Internazionale di Comics di Torino.
Nella prossima vita voglio essere l’ala destra della Juventus Football Club, nella precedente avrei voluto essere uno dei Beatles.

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