Gli editori pubblicano solo quelli che…

da | Ott 24, 2018 | Sulla scrittura | 4 commenti

A proposito di fake news che girano nel bel mondo delle lettere, ce n’è una che si raccontano molti autori o aspiranti tali che si sentono un po’ frustrati e un po’ incompresi.
“Gli editori pubblicano solo quelli che…”
Le risposte sono le più disparate e spesso contengono una tale quantità di fantasia che se fosse riversata nei propri scritti li renderebbe di sicuro migliori.

“Gli editori pubblicano solo quelli che pagano.”
Falso. Quelli sono gli editori a pagamento, che non sono nemmeno veri editori. Sono stampatori. Certo, pure loro, oltre a titillare l’ego degli autori o aspiranti tali che si sentono un po’ frustrati e un po’ incompresi ne rinfocolano le convinzioni scrivendo giudizi pieni di lodi che finiscono immancabilmente con questa frase: “Anche Proust, Moravia e Salcazzochi hanno iniziato così”.

“Gli editori pubblicano solo gli amici.”
Falso. Nessun imprenditore butterebbe via soldi e reputazione soltanto per senso di amicizia. Gli affari sono affari.

“Gli editori pubblicano solo i raccomandati.”
Falso. Per lo stesso motivo di prima. Questa, poi, è la spiegazione più insidiosa di tutte. Perché non solo regala alibi agli autori o aspiranti tali che si sentono un po’ frustrati e un po’ incompresi, ma svilisce i risultati di tutti quelli che hanno raggiunto questo obiettivo (neanche poi troppo impossibile, vista la quantità di libri che esce ogni giorno).

“Gli editori pubblicano solo la gente famosa.”
Falso. È vero che se sei famoso perché fai il cantante/calciatore/concorrente-di-reality/chef/influencer ti si spalancheranno molte porte. Ma non tutti quelli che pubblicano fanno parte di queste categorie e alcuni non hanno nemmeno un follower a parte, forse, la mamma. Pensate al vostro autore preferito e ditemi: era famoso quando ha pubblicato il suo primo libro?

“Gli editori pubblicano solo le ragazze carine e disponibili.”
Falso. Non ho a disposizione telecamere che spiano tutti gli editori italiani, ma mi baso su un fatto incontestabile: conosco un sacco di ragazzi brutti che pubblicano libri (ovviamente esclusi i presenti, tutti bellissimi!).

“Anche [Grande Editore] pubblica solo chi paga. Solo che ti chiede più soldi.”
Falso. Nessun Grande Editore pubblica a pagamento. Un Grande Editore ti paga, non viene pagato. E a chi interverrà dicendo “eppure l’amico della cugina di mia cognata ha pagato per pubblicare con [Grande Editore], chiedo di mostrarmi le prove e la copia del contratto. Sennò continuerò a dargli lo stesso credito che do ai terrapiattisti.

[Foto: Razvan Chisu on Unsplash]

Andrea Malabaila

Andrea Malabaila

Sono nato a Torino nel 1977. Ho pubblicato il primo romanzo a ventitré anni e da allora il vizio della scrittura non mi ha più abbandonato. Fino a qui i romanzi sono sette: “Quelli di Goldrake” (Di Salvo, 2000), “Bambole cattive a Green Park” (Marsilio, 2003), “L’amore ci farà a pezzi” (Azimut, 2009; Clown Bianco, 2021), “Revolver” (BookSalad, 2013), “La parte sbagliata del paradiso” (Fernandel, 2014) e “Green Park Serenade” (Pendragon, 2016), “La vita sessuale delle sirene” (Clown Bianco, 2018), “Lungomare nostalgia” (Spartaco, 2023).
Nel 2007 ho fondato Las Vegas edizioni, di cui sono Sindaco, direttore editoriale, oscuro burocrate e facchino.
Insegno Scrittura Creativa alla Scuola Internazionale di Comics di Torino.
Nella prossima vita voglio essere l’ala destra della Juventus Football Club, nella precedente avrei voluto essere uno dei Beatles.

4 Commenti

  1. Pattolo

    Forse false le singole affermazioni prese in assoluto… ma in ognuna di esse c’è un pizzico di verità…

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    • Andrea

      In che senso? Hai delle prove o è un generico complottismo?

      Rispondi
  2. Pattolo

    Forse false le singole affermazioni prese in assoluto… ma in ognuna di esse c’è un pizzico di verità…

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    • Andrea

      In che senso? Hai delle prove o è un generico complottismo?

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